Sinossi |
Europa, scritto e diretto dal figlio di un immigrato iracheno e una madre italiana, racconta l'esperienza della migrazione facendoci provare a livello polisensoriale che cosa voglia dire affrontare quel viaggio, non in astratto ma nella concretezza immediata del qui e ora: come succede ogni giorno ai migranti.
Un ragazzo iracheno cerca di attraversare il confine fra la Turchia e la Bulgaria per raggiungere l'Europa, ma viene immediatamente fermato da quelle forze di polizia di frontiera che spesso si alleano alla criminalità organizzata. Dunque il ragazzo fugge attraverso i boschi, cercando di rimanere vivo. Il regista azzera qualunque distanza fra lo spettatore e il suo protagonista gettandoci dentro un'esperienza immersiva epidermica: sentiamo il caldo, la fame, la stanchezza, e soprattutto il terrore così come li avverte il ragazzo ridotto a nutrirsi di bacche e uova trovate per caso, con la suola delle scarpe tagliata a metà e le ferite inferte dalla natura e dagli uomini. I nemici compaiono all'improvviso davanti ai suoi e ai nostri occhi, e sono nemici senza identità, corpi armati senza nome.
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