Sinossi |
Dal romanzo La nuova storia di Mouchette (1937) di Georges Bernanos che aveva ripreso un personaggio di Sotto il sole di Satana (1926). Mouchette, campagnola quattordicenne che vive, diffidente e solitaria, in una desolata realtà di miseria, violenza, malattia e alcolismo, è violentata da un bracconiere epilettico che aveva soccorso. Poco dopo trova la madre malata in punto di morte. Si sdraia sulla riva di uno stagno e, come per gioco, vi si butta. A un anno di distanza da Au hasard Balthazar, e sulle stesse linee tematiche, R. Bresson ritorna a Bernanos cui si era già ispirato per Il diario di un curato di campagna, ma continua a descrivere un mondo senza Grazia, avviandosi verso "un cristianesimo ateo, senza riscatto, in cui l'unico gesto libero che l'uomo sembra compiere è quello di morire" (Adelio Ferrero). Già risuonate due volte, le note del Magnificat di Monteverdi suggellano, all'insegna della discrezione e del ritegno, la sconsolata sacralità della sequenza finale. |