Trama |
Il palcoscenico del Teatro Vittoria ospita lo straordinario monologo di Paolo Triestino.
Gianni Clementi scrive per Paolo Triestino un ritratto divertente, originale eppur commovente, la cui storia incontra la Storia e molta musica di Lucio Battisti.
Abbiamo una colonna musicale della nostra vita, a percorrere ricordi ed emozioni. Antonio, un quasi sessantenne, ci propone la sua, appassionata, stupita ed amabilmente contraddittoria.
La vita ha preso una sua strada.
Ma come è stato che Antonio si è scordato si sé?
E Francesca, è ancora lei?
Il ragazzo che siamo stati, ci riconoscerebbe oggi o ci manderebbe a quel paese?
E se ci “ritorniamo in mente”, cosa vorremmo essere ancora e cosa non vorremmo più, di quello che siamo diventati?
Cosa può liberarci dei pesi dell’età adulta? |