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L''ULTIMA CENA
Regia Nicola De Santis 
Compagnia Morlock di Roma 
Autore Jessica Cenciarelli e Nicola De Santis 
Trama Una commedia dal retrogusto amaro sull'esile confine tra giustizia e ferocia. in una società in cui i delinquenti vengono assolti ed esaltati, i „buoni“ non possono continuare a vivere nell'indifferenza. Devono assumersi la responsabilità di combattere per ciò che è giusto. Per questo quattro amici inizieranno ad invitare a cena ospiti dalle opinioni ideologicamente discutibili; cucineranno per loro i piatti migliori accompagnati da dell'ottimo vino bianco aromatizzato all'arsenico! - NOTE DI REGIA - L'obiettivo principale che la messa in scena si prefigge di raggiungere è molto semplice ed al tempo stesso ambizioso: il nostro paese vive un periodo di frustrazione, di cinismo nei confronti delle strutture che dovrebbero risolvere i problemi, di rabbia inespressa che deflagra, ad esempio, quando ci mettiamo alla guida della nostra macchina e troviamo persone che non aspettano altro che un nostro errore, come il tagliargli la strada inavvertitamente, per poterci aggredire, spesso non solo verbalmente. Lo spettacolo vuole parlare proprio di quella rabbia, canalizzarla, esprimerla per poterla esorcizzare. Per poter ottenere questo scopo, condizione indispensabile è il coinvolgimento emotivo degli spettatori. Da qui la scelta del grottesco e della commedia. I ritmi sono serrati, la recitazione veloce e credibile, le azioni comprensibili, lo spettacolo risulta godibile e divertente sia per gli "addetti ai lavori", sia per le persone che non hanno i mezzi per cogliere le sfumature ed i simboli più nascosti. Per esprimere tutta la rabbia frustrata che spinge questi "ragazzi normali" a diventare dei serial-killer, la scelta delle musiche è ricaduta inevitabilmente su brani rock che possano esprimere bene la furia che caratterizza l'intero spettacolo. In particolare, per la maggior parte della colonna sonora vengono utilizzati dei brani degli AC-DC e dei Guns & Roses (tra li quali la cover della canzone "Live and let Die" di Paul McCartney, durante l'esecuzione della quale verrà proiettato un vero e proprio video musicale che verrà usato come transizione per rappresentare il passaggio del tempo). Visto il tema astratto del testo, abbiamo optato per una scenografia che tende all'essenza più che al realismo, nella quale sono presenti solo il tavolo bianco attorno al quale si svolgeranno le cene, e che farà da "altare" per le vittime che saranno sacrificate, cinque sedie ed un divanetto, oltre alla parete di fondo, bianca, sulla quale verranno proiettati dei video che faranno da ponte tra il palcoscenico e ciò che accade nel mondo esterno, rappresentando il televisore attraverso il quale i protagonisti, nel corso del testo, consultano il telegiornale.